Il credito d’imposta ricerca e sviluppo per l'anno 2021 presenta delle importanti novità. L’iniziativa è rivolta a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di   appartenenza e dalla dimensione.

Scadenza: 31-12-2022

Cosa cambia nel 2021 - Novità

Il credito d’imposta ricerca e sviluppo di cui all’art. 3, D.L. n. 145/2013 (riscritto dall’art. 1, comma 35, della legge di Stabilità 2015 e ulteriormente modificato dall’art. 1, commi 15 e 16, della legge di Bilancio 2017 e dall’art. 1, commi 70 e 72, della legge di Bilancio 2019) viene sostituito con un nuovo credito d’imposta riconosciuto, per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2020, per gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative. La legge di Bilancio n.178 del 30 Dicembre 2020 riconosce un credito d'imposta maggiorato.

Il nuovo credito d’imposta compete per:

1) attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico. (20%)

2) attività di innovazione tecnologica finalizzata a prodotti o processi nuovi o sostanzialmente migliorati. (dal 10 al 15% in base alla tipologia di spesa)

3) per attività di design e ideazione estetica. (10%)

Potete leggere l'approfondimento del nostro partner, Integrale Srl, in questo documento .pdf dedicato al credito d’imposta ricerca e sviluppo per l'anno 2021